Questo lavoro di home staging è stato ispirato da due personaggi che hanno influenzato il mio pensiero negli ultimi tempi.
Il libro “2 Chilometri di Futuro” ed. Il Sole 24ore, narra la biografia di un imprenditore marchigiano illuminato Enrico Loccioni, questo libro mi ha letteralmente ricaricata in un momento di ricerca ed analisi personale. Un passaggio mi ha colpito molto, quando spiega il motivo per il quale ha inserito dei pavoni nella tenuta in ingresso alla azienda, la volontà di accogliere e stupire i suoi ospiti.
Qualche tempo dopo ho conosciuto una persona molto in gamba dalla quale sono andata ad apprendere la professione di home stager: Fosca De Luca. Fosca é la Presidente della Associazione Nazionale Home Staging Lovers, è un uragano, ha una capacità comunicativa fuori dall’ordinario, una imprenditrice talentuosa, una insegnante generosa. Lo scorso anno ha effettuato un intervento di home staging usando un colore a cavallo tra l’azzurro ed il verde, il pavone.
Non credo nei casi.
Questa particolare tonalità è un colore trasversale, molto in voga negli anni ’70 e tornato di moda lo scorso anno, piace universalmente.
L’inizio
L’appartamento, quando l’ho visto per la prima volta, era curato, era stato ristrutturato, la scelta dei materiali era adeguata e di gusto. Era finito da diversi mesi ma le foto ed i rendering utilizzati per la promozione evidentemente non avevano fatto centro, era già stato abbassato il prezzo più volte senza esito. La bella stagione era oramai passata ed io mi trovavo in pieno inverno, una scommessa da non poter perdere!
Il progetto
Studiato le caratteristiche dell’immobile: la location, le dimenticanze, le approssimazioni, i difetti, i pregi, il target di persone che avrebbero potuto apprezzarne le caratteristiche, le scelte pregresse, sono passata allo studio progettuale, alla ricerca dell’allestimento che avrebbe dovuto colpire ed attrarre gli interessati. la casa era vicino ad un canale, l’acqua era un elemento da considerare. Senza tediarvi sulle motivazioni di tutte le scelte effettuate, sappiate che non vi è un solo oggetto posto a caso, non solo nel senso estetico ma prettamente comunicativo ed esperienziale, sono passata al lato pratico dell’allestimento.
Le foto
Una volta finito l’allestimento è stato il momento di effettuare il servizio fotografico, la scelta degli scorci, dei dettagli, dei percorsi è fondamentale per far capire e conoscere la casa. Armata di macchina reflex, bolla, cavalletto ed inevitabile post produzione con il computer ho concluso il lavoro.
Il prezzo
Non voglio mai entrare nel merito, soprattutto quando ci sono dei professionisti agenti immobiliari che se ne occupano, ma quello che è certo è che se il prezzo proposto è fuori mercato il mio lavoro è sprecato. Ho consigliato i clienti di far valutare l’immobile da più agenzie e di effettuare una media matematica per stabilire il prezzo da richiedere. Sono una creativa analitica
;-D
La promozione
Quello che si sarebbe dovuto fare sarebbe stato la scelta della agenzia alla quale affidare l’incarico e procedere alla promozione con la comunicazione sui canali tradizionali, più innovativi e creativi: testo ed immagini sono fondamentali.
Ma…
Non è servito, non si è speso nemmeno 1 euro per questo perché, una volta visto l’immobile, un agente con esperienza ha visionato la sua lista clienti in cerca di casa e ha proposto orgogliosamente una chicca mai proposta ancora sul mercato.
Obbiettivo colpito
A metà gennaio, nel mese più ostico dell’anno, più freddo e più buio, quello dove le persone si concentrano a riprendersi dai bagordi delle feste, la casa è stata vista e scelta, d’altronde sul mercato non vi era nulla di paragonabile veramente; con le stesse caratteristiche di dimensioni, prezzo, posizione gli altri non avrebbero nemmeno potuto competere.
Morale della favola
Il venditore ha avuto quanto si aspettava, a dire il vero anche di più. Ricordo le belle parole tra lo stupito e l’incredulo quando gli ho mostrato le foto del lavoro prima ancora di permettergli l’ingresso a casa: “hai superato le aspettative”. Giuro che ho trattenuto a stento le lacrime. Peccato solo che non mi avesse conosciuta prima, avrebbe risparmiato tempo, oltre 7 mesi, soldi spesi per strategie sbagliate, per tasse e spese condominiali.
Il compratore non solo ha trovato senza difficoltà quello che cercava ma ha potuto comprendere bene gli spazi che la casa offriva grazie all’allestimento la cui funzione è quella di permettere l’esperienza di toccare dal vero quello che le foto viste gli avevano promesso, quello che la casa può offrire.
L’agenzia ha fatto una ottima figura a presentare una casa che rispetti le esigenze del cliente, che rispetti il suo sforzo economico, che lo faccia sentire a casa.
La sottoscritta ha dimostrato che lavorare bene, con un gruppo di persone e professionisti che sanno il fato loro, porta inevitabilmente a risultati eccellenti.
Tutti contenti, la strategia win win è sempre la migliore!